Confronto altri parchiDove si trova

Il Parco si trova a Palermo, nell’estensione ovest, nell’area compresa tra le Vie L. da Vinci, Casalini, Bonafede, Piazza Russia, Mammana, Beato Angelico e l’area compresa tra Via L. da Vinci, Ruggeri, De Grossis, G. E. di Blasi e Politi.

Estensione dell’area

L’area verde si estende per oltre 250.000 mq (25 ettari), per un perimetro di 2,5 Km ca. Per capire concretamente la grandezza dell’area bisogna immaginare che è 4 volte il Foro Italico, 3 volte Parco Uditore e poco più grande del Parco Ninni Cassarà. Risulta l’area verde nel tessuto urbano più grande di Palermo, dopo il Parco della Favorita.

Entità

L’area verde  si estende per lo più su aree private, alcune delle quali a coltura agricola, con prevalenza di agrumi. Nel Parco si trovano anche aree pubbliche, che possono costituire i primi nuclei di libera fruizione per i cittadini, quali le aree dell’ex tracciato ferroviario Palermo-Camporeale, degli argini e superfici dei Canali Borsellino e Passo di Rigano  e dei beni confiscati alla mafia.

Piantina primo nucleo parcoProgetto

Il primo obbiettivo perseguito è la salvaguardia di tutta l’area, intesa come tutela conservativa del verde, della fauna e dei beni storici del parco. La tutela si rende necessaria a fronte della persistente e eventuale cementificazione, dall’abusivismo edilizio, dall’abbattimento indiscriminato degli alberi.

Le aree pubbliche nel parco forniscono lotti disponibili per la compensazione del verde sottratto su Via. L. da Vinci (più di 300 alberi) per fare spazio alla linea tranviaria. Queste aree sono, peraltro, quelle più prossime alla linea del tram e al meglio si prestano ai rimpianti che devono avvenire in prossimità delle aree espiantate. Questi reintegri avverrebbero all’interno di di aree che dovranno essere direttamente fruibili dai cittadini.

Le stesse aree pubbliche devono essere restituite alla cittadinanza per la libera fruizione, in un percorso di riappropriazione e valorizzazione dei beni comuni.

Benefici

Il mantenimento o la costituzione di nuovi parchi urbani favorisce:

  • Benefici climatici:

Nella zona occidentale della città, le aree in oggetto sono tra le poche superfici poste a monte della circonvallazione ancora libere da edifici di notevole altezza (o da edificato compatto) e risultano anche le uniche che consentano all’intero flusso d’aria, in direzione Nord-Sud e viceversa, di attraversare la città a bassa quota. Questa peculiarità consente di concentrare qui un flusso d’aria pressoché costante che produce un costante ricambio d’aria, con elevati benefici per le zone residenziali circostanti, in termini di abbattimento dei livelli di inquinamento da gas di scarico a cui è soggetto l’abitato.

  • Benefici di termo-regolazione urbana:

Altro aspetto indubbiamente positivo è costituito dal benefico contributo alla diminuzione della temperatura prodotto dall’umidità sviluppata dalla consistente quantità di vegetazione ancora presente nell’area che costituiscono una compensazione rispetto al surplus di calore determinato dalla massiccia presenza di edifici tutto intorno. La sensazione percepita passando in prossimità di queste aree agricole alberate, è quella di una piacevole frescura arricchita, in periodo primaverile, dall’intenso profumo di zagara degli agrumeti.

  • Benefici idrogeologici:

La presenza di superfici costituite da nuda terra, priva quindi di pavimentazioni isolanti, consente all’acqua meteorica di penetrare nel sottosuolo e di ricaricare la già assai ribassata falda acquifera della piana di Palermo. L’area in oggetto, come più in generale anche tutte le altre ancora permeabili esistenti a Palermo, dovrebbero essere tutelate proprio per la necessità di mantenere in esercizio la possibilità di ricarica della falda.

  • Benefici di qualità dell’aria:

Risulta, infine, di indubbio valore il ruolo svolto dalla presenza, al centro del fitto tessuto edilizio circostante, di una notevole quantità di vegetazione arborea posta all’interno di questi residui terreni agricoli. Tale vegetazione ed in particolare il continuo apporto di nuovo ossigeno che da essa prodotta, consente di assicurare elevati vantaggi ad una zona contraddistinta da un notevole flusso veicolare con i relativi apporti di inquinamento da fumi di scarico.

L’ossigeno prodotto permette inoltre di compensare almeno in parte anche il rilascio in atmosfera di polveri, fumi ed anidride carbonica proveniente dagli impianti di riscaldamento degli edifici residenziali multipiano presenti nel tessuto edilizio compatto circostante, già di per se tendenzialmente privo di pertinenze alberate.

  • Biodiversità:

Le grandi aree verdi rimangono ultimo rifugio per molte specie animali che hanno visto distrutto il proprio habitat naturale.

  • Socializzazione:

I parchi urbani da sempre sono luoghi vitali per le attività ricreative e sportive, favorendo l’aggregazione e l’integrazione sociale.

Strumenti

  • Tavola Proposta di tutela per nuovo PRGIndividuazione (es. mappatura) delle aree da tutelare per il loro valore ambientale e storico.
  • Orientamento degli strumenti urbanistici (quali PRG) in direzione della tutela concreta delle potenzialità ecologiche (es. varianti da verde agricolo a verde storico o pubblico, ecc).
  • Dialogo e collaborazione da parte delle istituzioni con le associazioni culturali e ambientaliste che sono già radicate nel territorio e che meglio esprimono le necessità e i desideri dei cittadini e che spessono si propongono come co-gestori di suddette aree sgravando le istituzioni di molte incombenze (amministrative e finanziarie).
  • Valorizzazione di aree già pubbliche ma ancora non utilizzate o abbandonate, quali nella disponibilità dei demani o confiscate alla mafia.
  • Rinaturalizzazione dei corsi d’acqua coperti e cementificati.